Genitori e figli. Tra appartenenza e separazione
Le famiglie con problemi di anoressia
“Tentiamo di descrivere il paziente designato come partecipante attivo al processo in cui non ci sono né tiranni né vittime, ma solo membri di una famiglia coinvolti nelle piccole cose della vita di ogni giorno. Intrappolati dalle parole, terminiamo con un’etichetta inesatta: la famiglia anoressica“ (Minuchin, et.al, 1978, p. 57).
Le famiglie con membro anoressico sono spesso sistemi fortemente invischiati, caratterizzati dall’intrusione in ogni spazio fisico e psicoemotivo dei singoli e un’attivazione costante di richieste e offerte di protettività , che coinvolgono tutti i membri e riducono ogni possibile ambito privato e ogni area di autonomia (Onnis, 2004).
In queste famiglie sono particolarmente forti i confini che tengono invischiati i membri e li separano dal mondo esterno, mentre i confini all’interno della famiglia sono piuttosto sfumati e deboli. Spesso è poco chiaro il contorno tra la famiglia nucleare e quella d’origine. Può esserci una coalizione tra generazioni che interferisce con lo sviluppo dell’accomodamento reciproco nel matrimonio. Questo modello di coalizione transgenerazionale può essere imitato nella famiglia nucleare e il coniuge che ha mantenuto un rapporto stretto con i suoi genitori può spostare questa affiliazione sulla figlia (Minuchin et al., 1978). Continua a leggere
La bussola per orientarsi nella complessità dell’incontro con una famiglia
Come fa il terapeuta sistemico a orientarsi nella complessità dell’incontro con una famiglia?
Ci sono dei parametri di valutazione che guidano il “ragionamento diagnostico”?
La parola chiave, che è il principio ispiratore di una valutazione diagnostica in senso sistemico, è connettere. La “struttura che connette” di cui parlava Bateson (1972) è il nucleo centrale delle valutazioni sistemiche, nella convinzione che l’”oggetto di osservazione” acquisti una fisionomia più definita e intellegibile se lo si reintegra nella trama di connessioni tra i livelli molteplici della realtà che lo comprende.
La complessità delle famiglie
La complessità prima e fondamentale della famiglia risiede nell’associare al suo interno sia l’idea di unità , sia quella di diversità e molteplicità , in quanto essa è un tutto che prende forma nello stesso tempo in cui si trasformano i suoi componenti. In tal senso è una unità complessa e organizzata. La specificità della famiglia risiede nella sua capacità di organizzare relazioni e dare ad essa significati. L’organizzazione familiare è quella sistemazione di relazioni tra individui, che produce una unità complessa, dotata di qualità inesistenti al livello dei singoli componenti. Continua a leggere
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